mercoledì 27 giugno 2007

L'etica protestante e lo spirito del capitalismo


Avendo deciso di smorzare la gaia effervescenza del blog ho prodotto questo: sebbene abbia riso (e avena) all'intervento ultimo e penultimo e sebbene rida in genere (non da solo di solito, però non si sa mai, il fato [turchino] {però non della Cappadocia} magari a volte fa anche ridere da soli) in realtà i miei moti interiori tendono al non allegro in questo momento. Ecco appunto che mi domando se la condizione basilare dell'essere sia più tendente al satisfattorio crogiolarsi nell'inappetenza desiderata e trovata o nel brioso atto dello stappare una bottiglia tappata, o forse semplicemente dipende dal mutare degli eventi. Ma allora ascoltiamo ballate strappalacrime perchè siamo tristi o siamo tristi perchè ascoltiamo ballate strappalacrime?

13 commenti:

Anonimo ha detto...

può essere xkè siamo rincoglioniti e ci piace ascoltare solo stronzate?

Anonimo ha detto...

Io penso che l'uomo è ciò che mangia. E ti dico questo perchè ieri (grave errore) ho mangiato un intero pacco di grancereale....non potete nemmeno lontanamente immaginare l'effetto che ha avuto sulle mie funzioni escrementizie. Mi brucia ancora il culo.
PS: seriamente, io sento una canzone triste perchè sono triste però certe divento triste anche quando non lo sono semplicelmente sentendo i Pink Floyd...

Luigi l'appeso ha detto...

La condizione basilare è l'inappagatezza. Puoi pure mangiare, che so, del bacon grigliato la mattina, ma all'una c'hai fame uguale.
Lo stappare? Mah.
Il crogiolarsi? Ri-mah.
Io cerco di tenere il cervello occupato:
- studio
- leggo
- scrivo
e basta.
Mi punisco, se no mi scordo della bellezza di tutto ciò che non sono io.
Solo così, quando evado, riesco ad apprezzare il vento in faccia mentre vado in bici, o un panino caldo al sapore di autogrill, o un western con Lee Van Cleef.
Quando si esagera, anche il bello diventa monotono.
Le ballate strappalacrime sono strappalacrime. Te le tirano proprio.
Certo è che ci si può mettere del proprio.

Io sono il capostipite dei Baggins ha detto...

Non so se l'inappagatezza sia sempre applicabile come condizione esistenziale... Non in un caso almeno... o almeno non nel momento in cui si sa che tale inappagatezza potrebbe essere facilmente scossa via se solo qualcosa...

PS: per quanto riguarda noi siamo ciò che mangiamo auguro a chi non lo ha ancora assaggiato di non mangiare il pudding, se non altro per l'accostamento estetico persona=pudding. E siccome Mischa Barton avrà mangiato il pudding da bambina almeno direi che non necessariamente siamo quello che mangiamo.

Luigi l'appeso ha detto...

Può andar via per qualche tempo, ma presto o tardi, anche quello che ora puoi considerare il tuo obiettivo unico e salvifico diventerà solo una rompicoglioni. Quando trovo una che me li romperà un pelino meno delle altre allora me la sposo.
Torno a tenere il cervello occupato, che sta iniziando a pensare...

Anonimo ha detto...

No no l' ho assaggiato il pudding, ma penso che non sia quello a essere traumatico bensì i panini alla Kitestramurt che puntuali vengono a minacciare le nostre funzioni vitali a S.Rocco

Io sono il capostipite dei Baggins ha detto...

Ti prego però di considerare il lato meramente estetico del pudding...

Non so bro, non so se il tempo muti in semplice rompicoglioni, magari non questa volta, magari sì, magari bisognerebbe permettere un tentativo a volte... forse ci sono volte buone.

neuromancer85 ha detto...

Io il 28 ero a Udine a vedere i Red Hot Chili Peppers.
Hanno concluso suonando "Sir Psycho Sexy".
IO SONO APPAGATO.
Ora posso anche crepare contento.
Vergine, ma contento.

PS.: appena mi riprendo dal progetto di programmazione in java concorrente che sto facendo, ne bloggo, tranquilli!

Luigi l'appeso ha detto...

E perchè non farlo questo tentativo?
Eh, eh, perchè?
Visto che potrebbe essere?
Magari?
Perchè?
Perchè no?
Che fai davanti al pc?
Corri, cane morto!

Anonimo ha detto...

Allora, per rispondere alla domanda del post sulle ballate: diciamo che dipende da che tipo di persona si prende in considerazione. Ci sono quelli “cool” che per ascoltarle devono essere proprio down in the dumps, deve essere successo qualcosa di tremendo, nulla che non possa essere risolto dalle mille ragazze che hanno – get it? – e posso dire che ciò accade raramente. Il motivo opposto non esiste, non sono autolesionisti.

Ci sono i normali, che la ascoltano perché sono tristi e per lo più lo fanno solo quando sono soli, perché con gli altri vogliono fare i fighi – anche se non ci riescono mai – e magari gli capita anche di ascoltarla per incupirsi, ma parliamo sempre di mosche bianche.

E dulcis in fundo ci sono i sentimentali, i leopardiani, quelli che non sono stronzi e che molte delle volte sono trasparenti agli occhi delle ragazze – che ci vuoi fare, saranno anche la razza migliore, ma alle donne piacciono i bastardi. Ascoltano quel tipo di musica per entrambi i motivi, perché sono tristi (spesso lo sono perennemente) e perché se non lo sono, si ricordano che la tristezza e la sfiga sono le loro uniche condizioni possibili ed immaginabili per loro e, in quei momenti, quelle ballate aiutano, anche se non sono l’unico strumento.

La classifica vale anche per le ragazze c’è solo una differenza: è una differenza sul tipo di musica, mentre i ragazzi ascoltano, a mio avviso, ottima musica strappalacrime, le ragazze spesso si rifugiano in cose orrende come lausini, d’alessio, ferro.

Per il resto, da quello che mi hai detto e da quello che ho capito dai discorsi fatti dagli altri o ti attacchi a Luttazzi e cioè:
Caro Daniele, amo una donna bellissima ma per me irraggiungibile. Non so darmi pace. (Vanni, Lugo) Primo assioma di Luttazzi: prendi la donna più bella del mondo, da qualche parte in questo momento c'è qualcuno che si è stancato di scoparla. Va già meglio, no?

Oppure fight for it!
E se ti conosco almeno un decino, direi che Luttazzi non ti consolerebbe, anzi, ti farebbe l’effetto contrario. Quindi per dirlo alla sentimentale: rimorsi o rimpianti?
Meglio pentirsi di aver fatto che di non aver fatto.

Good Luck

neuromancer85 ha detto...

Quote: "E dulcis in fundo ci sono i sentimentali, i leopardiani, quelli che non sono stronzi e che molte delle volte sono trasparenti agli occhi delle ragazze – che ci vuoi fare, saranno anche la razza migliore, ma alle donne piacciono i bastardi"

Ecco, appunto...
Poco tempo fa una ragazza che mi piace mi ha detto che sono un bravo ragazzo.
Prima o poi me lo dicono sempre...
Ma cosa dobbiamo fare, cominciare a picchiare le vecchiette???
:(

Luigi l'appeso ha detto...

Una ragazza che cita Luttazzi è commovente.
E comunque anche il Bocconcino, secondo me, nascosti tra i cd delle ballate celtiche e quelli degli Oasis ce l'ha qualche suppostone tipo: "Fiumi di lacrime sulle mie gote", "La distanza è un chiodo nel petto", "Senza di te non sono più un uomo".
Per il resto, come al solito "tangled up in blue".
Eeeeeee vai.

Settè, comunque tu non sei un bravo ragazzo. È che lo fai!

Anonimo ha detto...

Sai che qualche volta c'ho pensato anche io? Anche secondo me deve avere musica del genere, ma sotto falso nome. Non può essere così perfetto, come vuole far sembrare...
E' tutta invidia la mia, lo ammetto.

Per quanto riguarda il picchiare le vecchiette... nooo.
E' solo che, come per ogni cosa, bisogna trovare l'amatore. Di ragazze appassionate al tuo genere, mio caro Lord, non ce ne sono tante, ma ci sono, c'è da penare di più.
Non ti preoccupare, ci sono più donne che uomini sulla faccia della terra, ergo ...