Genealogia dell'e-Diota
1) Chi è l'e-Diota?
C'era un tempo in cui la gente viveva in piccoli assembramenti autosufficienti dette "poleis", tempi in cui gli esseri umani erano forgiati come il ferro e l'acciaio, tempi in cui parole come onore, rispetto, fratellanza e libertà avevano ancora un senso, tempi dove l'uomo poteva ancora chiamarsi tale.
Un bel giorno, a quei tempi, c'era un uomo in piazza, che si masturbava pubblicamente. Quando i funzionari dell'ordine, spinti dallo sdegno comune che quest'uomo causava, gli chiesero perchè mai avesse quel comportamento così poco consono rispetto a quelli che erano i canoni comuni del vivere sociale, l'uomo rispose: "Magari potessi saziare anche lo stomaco, semplicemente strofinandolo!".
Ebbene, in tempi in cui il carbonio ha sostituito il ferro, e i cristalli liquidi la carta, ebbene, ancora oggi nel sangue di taluni individui sono riscontrabili casualissime ricombinazioni di alleli, tali da ricreare in maniera molto simile il corredo cromosomico di quel famigerato immorale: costoro si possono fregiare del titolo di e-Dioti.
2) Dove si trova l'e-Diota?
Esistono luoghi sulla superficie terrestre in cui la particolare conformazione geometrica, elettromagnetica e astrale, ha fatto verificare una particolare concentrazione degli straordinari individui che stiamo analizzando:
Stonehenge, in Cornovaglia, non è altro che il tentativo di amplificare il potere attrattivo della congiunzione astrale-magnetica di quel luogo;
Le piramidi, che se si uniscono le punte secondo un ordine ben preciso si ottiene la scritta in ieratico: "Hittita puzzi";
L'isola di Pasqua, i cui abitanti sono tutti morti dalle risate immaginando per quanto tempo la gente si sarebbe fusa per capire perchè mai quelle facce fossero così deformate e dove gli sguardi convergessero asintoticamente.
Ma esistono un'infinità di altri luoghi, soltanto meno potenti e meno conosciuti, come alcune zone della faglia di sant'Andreas in California, le quattro panchine, e questo blog.
Ma, come potete facilmente arguire, siamo tutti misteriosamente attratti dai luoghi che ho qui citato: la verità, è che in ognuno di noi si cela un e-Diota, ma solo taluni individui, particolarmente virtuosi, riescono a mettere a tacere il demone strisciante della normalità e a dar libero sfogo alla loro vera natura e-Diotica.
3) Come riconoscere un e-Diota?
Un tempo ero tormentato da questa domanda, allora chiesi ad un uomo saggio come potessi riconoscere un'e-Diota. Egli mi disse: "La mela cade, l'abero resta". A quei tempi ero solo un povero allievo in cerca di conoscenza, perciò, non capendo subito cosa il maestro intedesse dire, gli chiesi: "E questo che accidenti significa?". Ed egli mi disse: "Non lo so, l'ho inventata sul momento".
Non ho mai trovato definizione migliore, e ringrazio ancora oggi Giancarlo Berardi per aver condiviso con me questa sua grande verità.
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