sabato 30 giugno 2007

Oh well, they're Red Hot...



AVVERTENZA: Ci ho messo 4-5 giorni per scrivere questo post... In effetti mi è venuto un po' lunghetto... Per chi si snerva proprio a leggere roba troppo lunga e tediosa, che tra l'altro parla pure di un tizio che non è lui istesso, può cliccare QUI.

Ci sono cose che uno deve proprio provare durante la sua vita per potersi definire "definibile" (non è proprio come potersi definire "uomo", ma è già qualcosa...).

Ci sono i cannelloni, i cannoni, i bignè, il clitoride, GNU/Linux, l'empatia.

E poi c'è il concerto dei Red Hot Chili Peppers.

Ricordo ancora la prima volta che li ho sentiti... Ero un coglioncello di 14 anni alle prese con il 4° ginnasio, la tempesta ormonale (che per me è iniziata verso gli 8 anni...), le prime birrozze al Morrigan (unico locale rock nel mio cuore)... E proprio lì, una sera magica, alla tele accesa su un qualche canale musicale passa il video di "Scar Tissue".

E mi resi conto che era diverso dal resto della feccia musicale che avevo ascoltato prima di allora, roba da Topofthepopz e cloni vari, quelli che decidono COSA DEVI ASCOLTARE.

E io ascoltavo --- fino a quella sera, naturalmente.

Quella sera Egli, Il Rock, era venuto a bussare prepotentemente alla mia anima, a riscuotere il suo tributo, e io ho lasciato che mi divorasse dall'interno.

E non me ne pento.

Ok... Introduzione lunga e prolissa come al solito... Veniamo al sodo, che naturalmente sarà lungo e prolisso!

Che il concerto ci sarebbe stato lo ero venuto a sapere da 3-4 mesi (grazie Radio Rock FM!), e siccome stavolta proprio non DOVEVO perdermelo, mi metto in contatto con Giuseppe 'Skizzo' Sileno, e sicuri del fatto di non avere esami per il 28, il giorno del mio compleanno sono andato a fare i biglietti a entrambi.
Prato tutto esaurito. Curva Nord, posto 2122, prezzo 40,25 euri. I meglio spesi della mia vita...

Peppe si è occupato del viaggio: biglietti del treno, birra, abbondante, taralli tipici di Venosa.

La notte del 27 naturalmente non ho dormito. E come si fa, se l'indomani ti aspetta l'incontro con Dio?? ...E se hai una zanzara grossa come un salmone che ti ronza intorno pronta a trafiggerti, mica a pungerti...
@Luigi: E non dire di non lamentarmi, che almeno loro succhiano...

La mattina dalle 6: doccia, maglietta dei Red, partenza, regionale fino a Venezia Mestre, sosta di 1h30min, giusto il tempo di andare al supermercato per rifornirci di 1) panini per me che stavo morendo di fame (prossimo post sui panini fatti nei supermercati del nord), 2) altra birra, ri-partenza alla volta di Udine. Vari ed eventuali apprezzamenti su quanto sono fighe le rockers italiane (rockers che leggete, sappiate che siete fighe e andatene fiere).

Fuori dalla stazione, navetta speciale con autista speciale che deve aver preso la patente insieme a Sciumaker perchè lanciava bellamente l'autobus a 180km/h per le vie di Udine. Un po' lo capisco, visto che eravamo un botto, e avrebbe dovuto fare un casino di viaggi avanti e indietro, ma è anche vero che io ero lì per vederlo dal posto 2122 Curva Nord il concerto, non da Mars o Jupiter.

Arriviamo difronte allo stadio, prato tutto intorno, coppiette tutt'intorno che slinguazzano tutt'intorno. Noi non avevamo nessuna con cui slinguazzare. Birrozza.

16.40: i cancelli DOVEVANO aprirsi. Non si erano ancora aperti. In compenso il sole stava spaccando le pietre, e l'ombra nemmeno a pagarla. Birrozze. Tante.

18.30 ca.: un gruppo di operai di Trento offre a Peppe un paio di birrozze per ringraziarlo di averli istruiti su dove acquistare la t-scirt dei Red che indossava (consigliata da me, che ho più gusto di Peppe in fatto di t-scirt).

17.31 ca.: Una tipa di 44 anni portati fin troppo bene che stava nel gruppo dei tre operai chiede conferma a Peppe, dall'alto dei suoi 4 anni di studi medici, se i gay lo fanno da dietro perchè dicono che i muscoli dell'ano dell'uomo sono come quelli della vagina della donna. Senza Parole.

19.00 ca.: Entriamo nello stadio. Peppe ha dovuto scolarsi, in 1m23s, l'ultima birrozza da 66 che aveva nello zaino insieme a Francesco, un suo amico siciliano venuto con noi e la sua ragazza siciliana Francesca. Ciao Franceschi! Alla prossima!

Allora... La Curva Nord era di fronte al palco, ma in culonia. Per fortuna riusciamo a prendere posto sulla Gradinata Nord, alla destra del palco, in una posizione che ci permetteva di vedere tutto anche senza binocolo.

Verso le 19.30 sale sul palco un repper che non conosco, si mette a cantare le sue belle canzoncine e con lui salgono quelle che chiama "dancers"... due scaglie che si strusciavano e che mostravano le chiappe al pubblico della zona prato del campo. Resoconto fotografico di Peppe. @Gli amici delle 4 panchine: tranquilli che ve le facciamo vedere quelle foto.... ;)

Dalle 21.00 alle 22.00 altro gruppo di reppers, almeno una decina, che canta canzoni tutte uguali e non ha nemmeno le sventolone sul palco. >:(

Alle 22: intro magistrale di batteria, basso e chitarra. Entra Antony e parte con Can't Stop...

La seconda proposta? Parallel Universe... Quando Flea parte col tatatatatatatatatatatatata può essere solo lei.

Aimè la terza traccia è stata Under The Bridge. Non ahimè per Under, intendiamoci, io vivo per quella canzone(nonstante non mi faccio di eroina, ancora...), però fatta così presto non me lo aspettavo... Me la vedevo meglio alla fine, al massimo della carica emotiva, ma si son fatti perdonare. Eccome.

Accendini accesi un po' ovunque, naturalmente.

Momento solista di Jack, chitarra acuta quasi quanto la sua vocetta in falsetto.

Segue qualcosa dell'ultimo album, poi I Could Have Lied... e chi si aspettava I Could Have Lied?

Emozione. Cantata fino all'ultima nota. Anche oltre.

Ancora classici: Me And My Friends, io e Skizzo la cantiamo abbracciati.

Poi una bellissima versione della recente Hump De Bump in cui Flea, Chad e un altro tipo che non conosco danno il meglio di loro sulla batteria. Tutti e 3. Contemporaneamente. Cavoli, quello sì che è stato FUNK!

Ancora Flea traino della serata con la sua fida Tromba che strombazza un bel blues. Momento "trombico". Nel senso di "da trombosi".

Poi la chiusura. Come hanno chiuso loro, nessuno mai.
Sir Psycho Sexy.

Perchè "Sir Psycho Sexy, that is me, sometime I find I need to screeeeeeem!". Perchè quel testo era appeso vicino al mio banco al liceo. Perchè la conosco a memoria.

Perchè "If I die before I waked, allow me Lord to run out NAKED!"

Insomma, di certo mi hanno visto da lontano e me la hanno dedicata. ;)

E siccome dopo Sir Psycho, They're Red Hot, hanno cantato anche quella!

Poi sono scappati via in un attimo, con Flea che ha ammesso di amarci tutti. Nessuno poteva crederci. Al fatto che erano scappati così di fretta, non che Flea ci amasse.
Ma vabbbuono così, un'ora e mezza di grande performance live (dio quanto sono professional!).

Ce ne andiamo dallo stadio, Peppe che continua a lamentarsi che è durato troppo poco, che non hanno fatto Give It Away, che... E così via fino all'autobus. Con lo stesso autista dell'andata. Con l'unica differenza che se crepavo ora, sarei asceso al cielo nudo e contento.
La notte: passata in stazione. Il nostro treno arrivava alle 5.40. Erano le 0.00. Come noi, un'altro migliaio di ragazzi e ragazze mezzi fatti mezzi no, tutti accomunati dal sonno e da un'asterisco. E tutti a cercarsi un posto dove accovacciarsi per poi dormire. Francesco addirittura sul banco marmoreo della biglietteria.

Io e Peppe per conciliare il sonno andiamo a prenderci una pizza alla pizzeria napoletana vicino alla stazione. E una birra da 66. La miglior Margherita degli ultimi 3 anni. Peppe aveva il sonno conciliato, e dopo un po' si è messo a ronfare come si addice ad un sileno. Io tento di rilassarmi ascoltanto "In Sorte Diaboli" dei Dimmu Borgir, ma le lenti a contatto non mi hanno dato tregua. O forse era per la gioia, non so.

Prendiamo il treno, torniamo a Milano.

FINE.

Giudizio sul gruppo:

Flea e Chad in grandissima forma, Antony un po' più freddo, ma quando si muove sembra il nuovo Jackson! Frusciante distorce la chitarra appena gli altri girano la testa.... Ma ci piace così.


Per chi odia i blog troppo lunghi, ecco un riassunto in 10 punti:
1 - Treno;
2 - Birra;
3 - Stadio Friuli, Udine;
4 - CALDO;
5 - Antony;
6 - Flea;
7 - Chad;
8 - Frusciante;
9 - Soddisfazione;
10 - Corna al Cielo e Fottuto Rock'n'Roll!

mercoledì 27 giugno 2007

L'etica protestante e lo spirito del capitalismo


Avendo deciso di smorzare la gaia effervescenza del blog ho prodotto questo: sebbene abbia riso (e avena) all'intervento ultimo e penultimo e sebbene rida in genere (non da solo di solito, però non si sa mai, il fato [turchino] {però non della Cappadocia} magari a volte fa anche ridere da soli) in realtà i miei moti interiori tendono al non allegro in questo momento. Ecco appunto che mi domando se la condizione basilare dell'essere sia più tendente al satisfattorio crogiolarsi nell'inappetenza desiderata e trovata o nel brioso atto dello stappare una bottiglia tappata, o forse semplicemente dipende dal mutare degli eventi. Ma allora ascoltiamo ballate strappalacrime perchè siamo tristi o siamo tristi perchè ascoltiamo ballate strappalacrime?

lunedì 25 giugno 2007

"Papiro che contiene l'incantesimo per preservare il suo possessore contro gli attacchi da parte di Colui Che E' Nell'Acqua"

Sono le 05:00 e sto scrivendo il mio primo post su questo blog (e penso fosse anche ora...).
La ragione per cui tu, mio buon viandante delle rotte digitali, avrai di certo notato che l'orario di sottomissione di questa mia è nettamente differente da quello che ho affermato poc'anzi, è da ricercare nel fatto che, non essendo al momento connesso alla Madre Rete, sto scarabocchiando il mio pensiero in modalità off-line su un documento ancora senza nome tramite un semplice editor di testo.
Naturalmente mi affiderò al potere delle parole magiche "Ctrl-C; Ctrl-V" per far sì che questo groviglio di connessioni sinaptiche fattesi testo possa diventare Ipertesto, attraverso la sua pubblicazione sul blog che nei tuoi infiniti vagabondaggi non puoi propio fare a meno di leggere, anzi Iperleggere, trattandosi codesto di Ipertesto, appunto.
Ora sono le 05:16, e il motivo per cui continuo imperterrito nella stesura di questa mia confabulatio è naturalmente un attacco di Insonnia che non pare decidersi a cessare.
E mi sono anche un tantino rotto le palle, ormai.
Prima ho anche improvvisato una partitella a Quake 4 nella campagna single-player contro quei cattivoni degli Strogg, ma al momento la mia brava linuxbox è priva di commento sonoro, in quanto sembra che il kernel 2.6.21 abbia introdotto un bug che impedisce il funzionamento della mia scheda audio integrata basata su chip hda-intel, e naturalmente non è la stessa cosa senza "bang bang splocht ungh".


La buona notizia è che la versione 2.6.21.5 del kernel ha risolto il problema.

La cattiva notizia è che io ho ancora la versione 2.6.21.3.

Naturalmente non ho rinunciato all'ascolto della mia musica preferita (altrimenti come avrei potuto sopravvivere?) ma sono costretto ad un perpetuo "riavvia il sistema" per accedere alla Debian 4.0 che ha ancora un kernel 2.6.18.
Poco male, se questo è il prezzo da pagare per poter godere del mio nuovo sistema di casse 2.1 da 40W che i miei compagni di collegio mi hanno regalato il 7 giugno per il mio compleanno.

Che è il 6 maggio.
Certa gente sì che sa cosa fare per riuscire a sorprenderti! :D

Vabbuò mi sono rotto. La chiudo qui, anche perchè c'è una zanzara in camera che mi gira intorno da un'ora e passa. Sarà che vuol capire cosa sia il DOLORE...

PS.: Mio buon viandante delle rotte digitali, non dimenticare durante i tuoi vagabondaggi nella Madre Rete di soffermare il tuo sguardo sul meraviglioso video che in YouTube troverai cercando le Parole Di Potere "gda venezia 2.0". Sappi, o viandante, che con quel buffo uomo io ho fatto un esame che mi è valso un 30/30. Me ne vergogno ancora...

PPS.: "Papyrus Containing the Spell to Preserve Its Possessor Against Attacks From He Who Is in the Water" è il titolo della traccia 4 del nuovo CD dei Nile, "Ithyphallic".

Non centrava un kazoo col post, ma è decisamente la canzone col titolo più lungo che abbia mai sentito, e volevo fartene partecipe.

PPPS.: Ora sono le 05:50.

domenica 24 giugno 2007

Useless as a shemale porn


Sta per uscire il mio ultimo libro: "1000 modi per perdere tempo: inutile come un porno shemale". Questa è la copertina. Qualche altra chicca:
1) Andare in giro per i supermercati a nascondere pacchi di preservativi nei carrelli delle persone.
2) Passare con la bici a tutta velocità per Piazza Dei Miracoli e battere il cinque a tutti i cinesi che stanno con le mani alzate per farsi la foto in prospettiva che reggono la torre.
3) Cercare di capire le donne.
4) Chiamare le persone a casa e dire: "Salve, casa xxx? Allora siamo d'accordo per i pinguini? Domani arriva il carico. ... Come quali pinguini? Ma lei è xxx? Qui abbiamo un carico di 50 pinguini per la signora xxx... mi raccomando signora, che mangiano solo trote vive, se no è un macello..."
5) Guardare il proprio coinquilino che si da fuoco ai peti e aspettare che si bruci i peli del culo con il ritorno di fiamma per sentire la puzza di plastica bruciata tipica dei peli bruciati.

Scusate, ma domani ho un esame e fa troppo caldo per studiare.
Ho notato che i miei post sono sempre lunghi, questo mi fermo qui, così faccio media.
Torno a bere il mio napalm per rinfrescarmi.

giovedì 21 giugno 2007

Il colore del mio intestino...


Se qualcuno di voi dovesse
passare un giorno da ingegneria
spero che assaggiare possa
il caffè migliore che ci sia
sa di colla, gomma, calcare e the
e appena appena, pure di caffè.


Cazzate a parte, se non ci fosse lui...

Come disse un mio amico: "Ottimo questo caffè, ma che marca è? Guttalax?"
E quella volta che.... ?
Chi ha capito ha capito...

domenica 17 giugno 2007

Nihil est in sensu quod prius etc


Volevo postare un intervento deprecatorio sulla abominevole condotta del presidente sudanese che non accetta i caschi blu in Darfur perchè crede siano una testa di ponte per l'invasione americana e, dice, non capisce perchè il Darfur susciti tanto clamore all'estero (quale di grazia? I sette secondi al mese nei telegiornali?), e, dico, perchè c'è qualcosa di normale in Darfur?
Poi però ho cambiato idea e ho pensato di scrivere qualcosa sulla deriva dei continenti e sul clima che finalmente tediato dalla nostra pochezza ha deciso di prenderci a sberle nei denti mentre i cinesi si apprestano a liberare in aria più merda degli americani, magari tuttavia un facile post satirico sulla richiesta dei gelati del nostro parlamento sarebbe stato più veloce e meno dispendioso... Oppure l'espressione di un moto di disgusto verso l'arroganza leghista e lo sfregio fatto al NOSTRO Parlamento... Però poi non mi sono detto: "Tu hai tanto dentro di te Walt, perchè non lo tiri fuori?" bensì "Mah..."
E allora ho pensato magari scrivo qualcosa sulle vicende interiori e infinitamente segrete dell'animo, però poi ho pensato che la parola fosse corta al concetto, e che in fondo non mi andava di scrivere nulla del genere.
Tuttavia devo dire almeno che è ho postato perchè pensavo a una lei che ovviamente è in intellectu, per il sensu non c'è neanche da aspettare perchè non c'è nulla da aspettarsi.

PS: la mia prolungata assenza dal post era dovuta alla sessione di esami di fine semestre, ovviamente, che ora mi lascia alcuni giorni di tregua.

Sui sei sentieri e le quattro vie

Il mio computer è un guerriero, insonne e sempre pronto.
Sfida il passare delle ore, combattendo incessantemente per me.
Elabora strutture di proteine per l'università di Washington o matrici in spazi n-dimensionali per quella di Oxford. Perlustra i nodi della rete, alla ricerca di ciò che gli chiedo.
Come un solitario Ronin, col vento elettromagnetico a disturbare la sua connessione, persiste nel suo intento, filtra le distorsioni non lineari del canale e porta a compimento il suo cammino lungo la Via.

Il mio computer è la mia katana, precisa e affilata.
"Se un giorno incontrererò Dio sulla mia strada, lo hackererò."
Solo io posso governarlo, e lui solo a me obbedisce.
Ci sono modi per non farlo andare in paginazione quando uso pesantemente la memoria ad accesso non-sequenziale (così si traduce ram), o modi per ripulire tutti gli angoli più reconditi della sua struttura a radice. E godo nel farlo.
Come lui gode nel ricevere le mie attenzioni.

Il mio computer è il mio compagno, fedele e silenzioso.
Cerco nei quartieri bassi, dove la gente parla russo, o giapponese, tutto quello di cui ha bisogno.
La notte mi canta ninna nanne con la voce melodiosa di Bob Dylan, grazie ad un player mp3, due casse da 20 watt e le due ventole interne, sottofondo incessante della nostra vita comune.
Quando soffro di insonnia, esce dalla meditazione dello schermo nero, e mi racconta storie di samurai e pistoleri, oppure impara a memoria i deliri di una mente che non vuol spegnersi come tutte le altre, e come il sole dietro le colline.

Il mio computer... prima o poi si fonderà...

giovedì 14 giugno 2007

Che fare?

Ti svegli la mattina presto, dopo aver dormito in un groviglio di lenzuola sporche e sudate, ti guardi allo specchio, e decidi che prima o poi dovrai toglierlo di lì quello specchio, l'unico specchio che hai in casa.
Fai finta di lavarti, più per abitudine che per esigenza, prepari il caffè con la miscela costosa che t'ha lasciato la mamma del tuo coinquilino, sapendo che non ti farà effetto e che dovrai prenderne un altro al distributore automatico.
Ti tiri su a sforzo, infili un pantalone, e una maglietta pulita, tanto la riempirai di sudore con l'afa che c'è.
Arrivi in biblioteca, trovi un posto, ti siedi, chini la testa e studi.
Caffè, aria, e ristudi.
All'1 ti arriva un messaggio di un amico: "non vengo", l'avevo capito, pensi, e mangi un panino col salame, pieno d'olio, alla toscana. Almeno ti chiude lo stomaco.
Torni in biblioteca e studi.
Arriva il tuo amico, si siede accanto, fa due apprezzamenti sulle tipe e sull'esame che sta preparando, e si lamenta del non poterlo preparare insieme.
Tu sorridi, chini la testa, e studi.
Caffè, aria e studi.
Alle 8 andate a mensa, magari è anche buono il cibo, ma tu guardi l'acqua che ricicla l'orrenda fontana fuori dalla finestra.
Torni in biblioteca, studi fino alle 11, quando una voce gracchia dall'altoparlante: "Siamo in chiusura"
Ti rendi conto che non hai ripassato tutto il programma, e domani ti aspetta un testa a testa. Perciò prima di uscire dalla facoltà ti prendi l'ennesimo caffè al distributore.
Impari quasi ad apprezzarlo quel caffè, sempre meglio della miscela costosa che t'ha lasciato la mamma di un tuo coinquilino.
Tiri fuori una sigaretta da un pacchetto sgualcito, te l'accendi, e metti la strada di casa sotto i piedi.
È tardi, è buio, ma passi lo stesso dalla strada malfamata.
Senti un rumore dietro un angolo, dove ci sono sempre dei barboni.
Guardi in quanti sono, non si sa mai.
Ti accorgi che il rumore non è di un barbone, ma di una bicicletta.
E vedi un tuo vecchio conoscente, vicino la bici, che si buca.
Arrivi a casa, saluti i tuoi coinquili, scrivi un post sul blog e torni a studiare.

sabato 9 giugno 2007

E ancora non è finita...

Ieri per festeggiare 12 crediti in più sul libretto sono andato ad un concerto. Il fatto è che frequentando poco la mensa universitaria mi sfuggono gli avvisi di questi avvenimenti, perciò ieri ero del tutto ignaro dei "Radici nel cemento" a Pisa. Mi contatta un amico su skype:

Amico1) We, stasera sei dei nostri?
Io) No, sono un po' stanco, mi voglio riposare, non mi sento un granchè bene, ho preso freddo ieri...
A1) Ah ok, bye

Poi

Amico2) Ciao, ma sai che musica fanno i radici nel cemento?
Io) Si, reggae, sono belli, dovrei avere qualcosa
cerco nell'hard disk
Io) Ah ecco, tieni queste sono le più famose
e gli mando due-tre canzoni

nemmeno per un momento mi è venuto in mente di collegare le cose. Ero stanco sul serio a quanto pare.

AmicaGnocchetta) Ciao ma sei dei nostri stasera?
Io) No, sono stanco e non mi sento molto bene...
AG) Ah, ok, mi spiace, baci

e infine

A4) Oh, ma come, non vieni al concerto?
Io) Beh, non mi sento molto bene... ma che concerto?
A4) Al giardino Scotto, i Radici nel cemento!
Io) ..... ci sono i Radici nel cemento a Pisa?
A4) OH SVEGLIA MA DOVE VIVI???
Io) .... mi copro e vengo...

E così con una felpa che manco nei periodi invernali uso, ero lì sotto al palco a ballare "Ansai come ce piace...."
Nel buio del sotto-palco avevo pure adocchiato una tipetta che si dimenava niente male, me la immaginai sotto le lenzuola e doveva essere uno spettacolo non da tutti i giorni.
Stavo per avvicinarmi quando pensai:
1) Ho la barba di 20 giorni (va beh)
2) Causa felpona e reggae sono sudatissimo (va beh)
Tanto se non ci sta, che cazzo me ne frega a me? Mica possiamo piacere a tutte le donne del mondo?
Facciamo una cosa soft.
Le ho ballato vicino, l'ho tirata un po', ma non m'ha cagato di striscio.
Potevo insistere, ma va bene così, ero stanco e non so che conversazione brillante sarei riuscito ad intavolare.
L'episodio però mi ha ricordato un'altra festa, al mio vecchio collegio universitario.
Qui in una stanza semi-buia ero insieme a Vincenzo, mio grande amico.
Ad un certo punto vediamo due tipette, una rossa e una mora, e mi fiondo sulla rossa. Lui si prende l'amica.
Dopo quattro chiacchiere la rossa sembrava seriamente carina infatti anche il Vinci cercava di entrare nelle sue grazie, ma era inutile, la fighetta preferiva me.
Ed era cosa rara, preferiscono sempre lui, a me toccano gli scarti. Ma ci accontentiamo.
Sportivamente si dedicò all'amica, cmq una bella moretta.
Ad un certo punto, mentre chiacchieravamo tutti insieme, si accende la luce.
Madonna.
Ragazzi.
Non era brutta.
D I P I U ' !
Io e Vinci ci guardiamo in faccia e CONTEMPORANEAMENTE diciamo: "Va beh, noi andiamo, ciao", e scappiamo via. Quando ci siamo resi conto che l'avevamo fatta un po' sporca ci siamo messi a ridere da soli, come due coglionazzi, poi ci guardiamo e di nuovo CONTEMPORANEAMENTE diciamo: "La potevano rispegnere la luce però..."

Per questo, secondo le teorie evoluzionistiche darwiniane noi prevediamo che gli uomini del futuro saranno dotati di una torcia elettrica impiantata, che so, nel palmo della mano, per giudicare bene alle feste e nelle altre situazioni a bassa visibilità. Solo così l'uomo può valutare attentamente se spendere del tempo per i di lei favori o meno, e non permettere così l'estinzione della specie umana.
Per ora, dobbiamo accontentarci.
Eh, natura ingiusta.

venerdì 8 giugno 2007

PASSWORD: aliceadsl


Connessione a rete lan limitata o assente. Così recitava il messaggio uscito sul monitor che da lì a poco mi avrebbe gettato nella disperazione che più disperazione non si può: INTERNET NON ANDAVA. E io, da buono schiavo della rete quale l' ADSL mi aveva reso, senza più punti di riferimento ho chiamto il "servizio clienti" (il 187 per intenderci). Risultato: non ha capito neanche lei (LEI!!) qual' era il problema, mi ha fatto capire di essere strarotta di coglioni, mi ha consigliato di reinstallare il modem dopo avermi seppellito di paroloni, probabilmente inventati al momento, e tanti saluti.....ora, so che il nostro blog non è il "luogo" più opportuno ma voglio ugualmente postare: la disperazione di un uomo che al momento del bisogno è stato abbandonato dalle uniche persone che potevano aiutarlo: i tecnici di Alice...Sigh

PS: per il capostipite dela famiglia più pazza della Contea: andarsi a fare nel senso di di andarsi a bruciare quella 4 cellule ematiche che ci sono rimaste..

PPS: l' anonimo che ha risposto al precedente post è quel timidone di Francesco

PPPS: vanno i Dream Theater ad Andria; inutile dire che sono già lì
PPPPS: inutile dire che internet non mi va ancora e che vi scrivo da scuola.

venerdì 1 giugno 2007

In supremae dignitatis


Questo è un'altro screen-shot del gioco del nerd che deve raccogliere i chip... avevo ragione che assomigliava ad Antonio Bigné o no? E se state pensando: "NO! C'è una bionda che l'abbraccia! Non può essere lui!" io vi dico: tranquilli, è un travestito, basta guardare che pacco enorme gli hanno disegnato.........
E ora TA DAN: per tutti i dubbiosi tra voi che dubitavano della capacità di "ingegnerizzarsi" ecco a voi una raccolta personale di aneddoti:
1) il Passetti (mitologico personaggio mezzo livornese e mezzo pisano con un incredibile collezione di maglioni dal giallo fosforescente al viola sfiga) aveva fatto tardi ad un appuntamento in sala studio. Quando è arrivato e si è scusato io gli ho detto: "Ora, per punizione, mi ordini i numeri complessi". Grosse risate pure dai tavoli vicini.
2) Dopo un'infinita lezione sulla teoria delle distribuzioni e il cambio di dominio della trasformata, a fine lezione, preso dallo sconforto mi sono messo la giacca, ho messo su il cappuccio e dicevo: "Sono la Luigi-trasformata di Laplace!!". Mi volevano internare.
3) Un amico si annoiava (archeologo), allora gli ho detto: "Beh, per passare il tempo ti faccio un problemino facile facile di matematica, e vediamo se lo risolvi.. scrivi: a^n + b^n = c^n.. ovviamente per n=2 è il teorema di pitagora, tu mi devi dimostrare che con a, b, e c reali non esiste nessun n>2 che mi verifichi l'equazione." A nessuno di voi è ovviamente sfuggito che quello è l'ultimo teorema di Fermat...
4) Professore ad alunno coglione: "Quant'è la fase di -1 -3i ?"
Alunno coglione: "eem... l'arcotangente della parte immaginar.."
Professore: "Bocciato"
5) Nuovamente il Passetti, a fine lezione di telecomunicazioni, dopo che il professore aveva spiegato le modulazioni di ampiezza:
Passetti: "Professore scusi, ma se io intendo il campo elettromagnetico come la perturbazione di fotoni in forma onda-particellare, la modulazione di ampiezza, come anche ogni altra modulazione di cos(2π f t), come la posso interpretare?"
"Mmm... hai da poco dato l'esame di complementi di fisica?"
"Si"
"Si vede"
6) Questa è tranquilla: ero con Vincenzo (altro personaggio mitologico dalla faccia di culo che più di culo non si può e dalla ragazza gnocca che più gnocca non si può) e siamo andati a prenderci un caffè al distributore.
Vinci: "A che caffè sei?"
Io: "questo è il 5°" (erano le 5 pm...)
Vinci: "Ma non pensi che possiamo esserne dipendenti?"
Io: "Ma no, è solo per stare attenti in classe... e poi, la differenza tra dipendenza e non dipendenza sta tutta nel gusto: noi ce lo godiamo il caffè, a me piace proprio! E se volessi non lo prenderei..."
Distributore: " WUA WUA WUA... ptcium! Sfton! Fton! PFTON!"
e mi sputa un bicchiere con dentro una poltiglia nera.
Io la assaggio.
Faceva veramente ribrezzo, ma era caffè.
Vinci: "Mmm... che fai, lo butti?"
Io: "Ma che sei pazzo!"

Queste battute sono a livello dilettantistico ovviamente, nell'ambiente dei docenti si raccontano delle vere perle di saggezza che a noi non è dato conoscere, ma che si possono facilmente intuire quando i professori vengono in classe e ridono da soli. Oppure sono solo pazzi. Oppure sono solo sadici...